Università di Pisa
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Introduzione alle attività di ricerca
La riflessione sulla Sociologia delle Professioni Sociali, in considerazione delle trasformazioni del Welfare e dello specifico mercato del lavoro dei social worker, si è articolata in due momenti di indagine di tipo empirico. La prima ricerca field ha preso le mosse da una puntuale definizione istituzionale delle figure appartenenti alle professioni sociali, in base agli assetti normativi presenti e ai processi di cambiamento legislativo in atto, che coinvolgono il Parlamento della Repubblica e l'Ordine degli Assistenti Sociali. L'indagine è realizzata a livello nazionale e prende in esame alcune regioni: Lombardia, Liguria, Toscana, Lazio e Campania. Il questionario è stato somministrato on line mediante utilizzo di Limesurvey a tutti gli assistenti sociali iscritti all'ordine professionale delle cinque regioni coinvolte (circa 10.000 questionari). La seconda indagine empirica si è concentrata sulle rappresentazioni delle professioni sociali. Più nello specifico essa cerca di investigare tre aspetti: Autorappresentazioni; Immagini degli stakeholder e delle figure dell'équipe; Vocalità e comunicazione: come i social worker si inseriscono nei circuiti comunicativi. Una linea di ricerca parallela, riferibile ai componenti dell'Università di Firenze, ha seguito tre direttrici: Conoscere le "geografie" della comunicazione pubblica, ovvero mappare le strutture e le professioni della comunicazione pubblica nel panorama complessivo della regione Toscana; Portare in evidenza assetti organizzativi, modalità di relazione, attribuzioni e competenze dei "comunicatori", in ciascun ente locale; Rilevare se - e come - i vasti processi di innovazione tecnologica e l'impiego di strumenti web based hanno ridefinito l'articolazione delle strutture di comunicazione, i professionismi a queste dedicate, nonché le competenze comunicative del personale.
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La riflessione sulla Sociologia delle Professioni Sociali, in considerazione delle trasformazioni del Welfare e dello specifico mercato del lavoro dei social worker, si è articolata in due momenti di indagine di tipo empirico. La prima ricerca field ha preso le mosse da una puntuale definizione istituzionale delle figure appartenenti alle professioni sociali, in base agli assetti normativi presenti e ai processi di cambiamento legislativo in atto, che coinvolgono il Parlamento della Repubblica e l'Ordine degli Assistenti Sociali. L'indagine è realizzata a livello nazionale e prende in esame alcune regioni: Lombardia, Liguria, Toscana, Lazio e Campania. Il questionario è stato somministrato on line mediante utilizzo di Limesurvey a tutti gli assistenti sociali iscritti all'ordine professionale delle cinque regioni coinvolte (circa 10.000 questionari). La seconda indagine empirica si è concentrata sulle rappresentazioni delle professioni sociali. Più nello specifico essa cerca di investigare tre aspetti: Autorappresentazioni; Immagini degli stakeholder e delle figure dell'équipe; Vocalità e comunicazione: come i social worker si inseriscono nei circuiti comunicativi. Una linea di ricerca parallela, riferibile ai componenti dell'Università di Firenze, ha seguito tre direttrici: Conoscere le "geografie" della comunicazione pubblica, ovvero mappare le strutture e le professioni della comunicazione pubblica nel panorama complessivo della regione Toscana; Portare in evidenza assetti organizzativi, modalità di relazione, attribuzioni e competenze dei "comunicatori", in ciascun ente locale; Rilevare se - e come - i vasti processi di innovazione tecnologica e l'impiego di strumenti web based hanno ridefinito l'articolazione delle strutture di comunicazione, i professionismi a queste dedicate, nonché le competenze comunicative del personale.
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- Dott. R. Guidi: missione a Madrid dal 18 al 22 aprile 2016 presso l'Università Complutense di Madrid (Departamento de Sociologia I dell'Università Complutense di Madrid e Facultad de Trabajo Social) per disseminazione risultati della ricerca.
- R. Ciucci (Curatore), R. Guidi, G. Pastore, L. Maraviglia, E. Matutini, F. Rossotti, P. Rella, R. Cavarra "Il servizio come professione. Assistenti sociali e cittadini nella crisi del welfare" (in corso di stampa).
- Andretta M., Guidi R. (2016), Consumerist organizations and producers in Italy in times of Crisis: evidences from Tuscany, in journal "Partecipazione e Conflitto".
- R. Guidi, T. Cappadozzi, K.Fonovic (2016), Introduzione, in Guidi R., Cappadozzi T., Fonovic K. (a cura di) (2016), Le attività volontarie in Italia. Caratteri, determinanti, impatti, Bologna, Il Mulino.
- R. Guidi, L. Maraviglia (2016), Come (non) cambiano i significati delle attività volontarie in Italia, in Guidi, Cappadozzi, Fonovic (2016), cit.
- Letizia Materassi, Laura Solito, Le strade della comunicazione pubblica. Assetti organizzativi nei Comuni toscani, in Problemi dell'informazione - anno XL, n. 2, AGOSTO 2015.
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La riflessione sulla Sociologia delle Professioni Sociali, in considerazione delle trasformazioni del Welfare e dello specifico mercato del lavoro dei social worker, si è articolata in due momenti di indagine di tipo empirico. La prima ricerca field ha preso le mosse da una puntuale definizione istituzionale delle figure appartenenti alle professioni sociali, in base agli assetti normativi presenti e ai processi di cambiamento legislativo in atto, che coinvolgono il Parlamento della Repubblica e l'Ordine degli Assistenti Sociali. L'indagine è realizzata a livello nazionale e prende in esame alcune regioni: Lombardia, Liguria, Toscana, Lazio e Campania. Il questionario è stato somministrato on line mediante utilizzo di Limesurvey a tutti gli assistenti sociali iscritti all'ordine professionale delle cinque regioni coinvolte (circa 10.000 questionari). La seconda indagine empirica si è concentrata sulle rappresentazioni delle professioni sociali. Più nello specifico essa cerca di investigare tre aspetti: Autorappresentazioni; Immagini degli stakeholder e delle figure dell'équipe; Vocalità e comunicazione: come i social worker si inseriscono nei circuiti comunicativi. Una linea di ricerca parallela, riferibile ai componenti dell'Università di Firenze, ha seguito tre direttrici: Conoscere le "geografie" della comunicazione pubblica, ovvero mappare le strutture e le professioni della comunicazione pubblica nel panorama complessivo della regione Toscana; Portare in evidenza assetti organizzativi, modalità di relazione, attribuzioni e competenze dei "comunicatori", in ciascun ente locale; Rilevare se - e come - i vasti processi di innovazione tecnologica e l'impiego di strumenti web based hanno ridefinito l'articolazione delle strutture di comunicazione, i professionismi a queste dedicate, nonché le competenze comunicative del personale.
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